L’importanza della fisioterapia per gli ospiti di una casa di riposo

Tu al centro di Villa Santiago

• 08 ago 2023

Si sa, le persone che superano la soglia dei 60-65 anni cominciano a soffrire di patologie muscolo-scheletriche (traumatologiche, ortopediche, reumatologico-degenerative), o peggio neurologiche invalidanti. 

Queste possono procurare sgradevoli limitazioni nelle attività quotidiane, alterando in negativo l’autonomia e il movimento di chi ne soffre, che vedrà così ridotte anche le occasioni di socializzazione. La fragilità dell’anziano è dovuta alla sua minore capacità corporea di reagire agli attacchi esterni e alla tendenza a cronicizzare patologie latenti che, giorno dopo giorno, conducono il paziente alla disabilità, senza che quasi se ne accorga. Per cercare di limitare gli effetti negativi e rimettere in moto le persone afflitte da queste patologie, sono spesso consigliate sedute di riabilitazioni fisioterapiche.

Ma che cosa significa di preciso la parola “riabilitazione”? Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la riabilitazione è “il processo diretto a raggiungere, e in seguito mantenere, i migliori livelli funzionali possibili in ambito fisico, sensoriale, intellettivo, psicologico e sociale”. Tutte le operazioni tese al miglioramento psicofisico del paziente e alla sua conservazione in uno stato di salute che sia il migliore possibile, rientrano quindi nel concetto di riabilitazione.

La fisioterapia è una branca della medicina che si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione dei pazienti affetti da patologie o disfunzioni congenite o acquisite in ambito muscolo-scheletrico, neurologico e viscerale attraverso molteplici azioni terapeutiche. Interventi mirati di fisioterapia sono svolti all’interno di alcune case di riposo per gli ospiti che ne hanno necessità, garantendo in questo modo il suddetto miglioramento psicofisico. Spesso, ad affiancare il team sanitario composto, tra l’altro, da un medico e un gruppo di infermieri, c’è un fisioterapista specializzato nel trattare gli anziani e migliorare la loro mobilità.

Molto importante in questo ambito è individuare lo scopo specifico dell’intervento; infatti, più le manipolazioni del fisioterapista e gli esercizi svolti dal paziente sono specifici e localizzati, più gli effetti positivi si faranno sentire impiegando meno tempo. Bisogna cercare di ottenere una maggiore mobilità articolare, rinforzando la muscolatura e stabilizzando il distretto corporeo interessato. Le zone scheletriche maggiormente interessate da patologie sono: la colonna vertebrale, il ginocchio, l’anca e gli arti superiori.

L’artrosi è una delle patologie più comuni affrontate dai fisioterapisti. Molto importante è riuscire a individuare gli stati pre-artrosici e contrastarne la potenziale evoluzione. Per riconquistare la mobilità perduta, il fisioterapista deve indicare esercizi passivi e attivi con una progressione lenta, ma graduale, senza carichi e/o resistenze eccessive che vadano ad incentivare il disturbo anziché curarlo.

In generale, ci si affida alla fisioterapia anche solo per migliorare la forza muscolare, la mobilità e la stabilità articolare. Gli strumenti utilizzati dagli esperti sono massaggi, esercizi e suggerimenti posturali. Tenere il proprio corpo in movimento contribuisce, inoltre, alla costruzione di una forma fisica che aiuterà l’anziano nella vita di tutti giorni, con energia da spendere in altre attività che altrimenti non potrebbe praticare.

Gli ospiti di Villa Santiago sono seguiti da un medico competente che potrebbe suggerire l’intervento del nostro fisioterapista di fiducia. Grazie a questo lavoro congiunto, si monitorano costantemente gli anziani ospitati, costruendo un percorso riabilitativo personalizzato volto a far riacquistare la mobilità del paziente.

Gli ospiti possono mantenersi in movimento grazie anche ad animatori che contribuiscono con l’organizzazione di esercizi per coinvolgerli attivamente.